Dr. Francesco Miele
Medico Chirurgo
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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ALLUCE VALGO
EPIDEMIOLOGIA
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L’alluce valgo ha una maggiore incidenza nel sesso femminile, con un rapporto di 15:1 rispetto al sesso maschile.
Si stima che in Italia circa il 40% delle donne ne sia affetto.
La fascia più colpita è quella compresa tra i 40 e i 60 anni anche se può insorgere a tutte le età .
Dal punto di vista eziopatologico, la genesi dell'alluce valgo è attribuibile ad una predisposizione geneticamente determinata caìratterizzata ad esempio dalla presenza di "piede piatto", "piede cavo" ma anche da fattori acquisiti come in presenza di uno scorretto asse del retropiede con conseguente valgismo calcaneale e pronazione dell'astragalo.
Da sfatare la convinzione che il tipo di calzatura possa influire sull'insorgenza della suddetta patologia.

L'ALLUCE VALGO è una delle patologie più diffuse a carico dell'avampiede.
E' caratterizzato da una deformità del primo raggio (l'Alluce) causata dalla progressiva deviazione laterale della falange verso le altre dita del piede con conseguente progressivo allargamento del piede stesso e formazione della caratteristica protuberanza a livello della metatarsofalangea che col tempo appare dolente e tumefatta.
La deformità dell'alluce si associa frequentemente alla deformazione del II e III dito che assumono una conformazione definita "a martello".
SINTOMATOLOGIA
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La progressiva deviazione laterale e verso l'alto della testa del primo metatarso è responsabile di conseguenze sia locali che a distanza.
CONSEGUENZE LOCALI:
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Progressiva degenerazione articolare: dovuta al disallineamento della MTF con conseguente erronea attività meccanica dell'articolazione con usura delle componenti cartilaginee e conseguentemente evoluzione verso l'artrosi Tali fenomeni sono responsabili dell'insorgenza del dolore.
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Borsite: la deformazione metatarsale determina una prominenza ossea che urtando costantemente contro la calzatura deformandola e provocando la formazione borsiti ossia l'infiammazione della borsa sierosa dell'articolazione con conseguente sintomatologia dolorosa.
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Metatarsalgie: Il sollevamento dorsale della testa del primo metatarso che in condizioni di normalita’ sopporta il doppio del carico rispetto alle altre teste metatarsali, provoca il sovvertimento strutturale dell’avampiede, creando un sovraccarico sul secondo e terzo metatarso con comparsa di dolore e callosita’ in sede plantare.
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Deformità e lussazione delle dita: La spinta dell’alluce contro le altre dita provoca con il tempo il loro incurvamento, fino ad arrivare alla cosiddetta deformazione a martello e alla loro deviazione laterale o dorsale che crea la perdita dei rapporti anatomici della base del dito con il metatarso corrispondente, fino alla lussazione completa.
CONSEGUENZE A DISTANZA:
L'alluge valgo determina un'alterazione dei meccanismi biomeccanici dell'avampiede con ripercussioni sul piede stesso (metatarsalgie), ma anche sull'articolazione coxofemorale e sulla colonna.
DIAGNOSI
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La diagnosi dell'alluce valgo prevede un momento clinico volto a valutare accuratamente l’intero piede per evidenziare le eventuiali patologie associate e un momento radiologico caratterizzato dall'esecuzione di una radiografia del piede in carico ( in proiezione dorso-plantare, assiale plantare e laterale.
TRATTAMENTO: QUANDO OPERARE
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L’indicazione chirurgica dovrà derivare dalla considerazione complessiva del quadro clinico e radiografico.
I alcuni casi la scelta chirurgica potrà essere dettata più dalla necessità di correggere un II dito a martello lussato e/o di trattare una metatarsalgia, che non dai disturbi direttamente connessi all’alluce valgo.
